Torino, 8 luglio 1999
Cara Marcella,
Mio nipote Pietro, quando è con me vuole sempre che racconti
una storia, ma vuole che sia inventata lì per lì. Da un po'
di tempo vuole delle storie che abbiano come perso-naggi i cani, i topi
i conigli dei cartoni animati. Qualche volta mi dà anche il tema:
ad e-sempio, un giro per il bosco a cogliere funghi, una partita di calcio
o che so io.
Visto che tua sorellina vorrà non solo una storia, ma tante
storie, forse è meglio che ti in-segni come si inventa una storia,
così potrai inventarne delle altre. Sai, un po' come quella poesia
sulla bicicletta che vi è servita da schema per farne altre che
mi avete mandato.
Di solito i personaggi sono almeno tre. C'è il debole che si
trova in pericolo ed ha bi-sogno di aiuto. C'è l'eroe che arriva
e risolve lui il caso con il suo coraggio, con la sua bon-tà ed
anche con un po' di astuzia. Poi c'è il cattivo che va combattuto.
Alle volte i perso-naggi sono solo due, il buono, che diventa anche eroe,
ed il cattivo. Qualche vota sono più di tre, ma qualche personaggio
sta lì a fare da tappezzeria.
Allora cominciamo. Visto che devi raccontare la storia per tua sorellina,
lei sarà con-tenta se comincerai dicendo che c'è una bambina
che gioca con la bambola. La sorellina penserà di essere lei quella
bambina.
Gioca in giardino, ma lì c'è un pozzo. Pericolo!! Gli
è stato detto di non sporgersi ma sai come sono i bambini. Anche
perché se ubbidisse sempre, addio storia.
Allora, la bimba si sporge nel pozzo. Adesso qui puoi decidere se fare
cadere lei o la bambola. Direi che è meglio far cadere la bambola
nel pozzo. La bimba allora si mette a piangere disperata. Qui calca pure
la mano. La bimba si dispera, non smette di piangere, non mangia più.
Gli comperano una bambola nuova, ma lei vuole proprio solo quella cadu-ta
nel pozzo.
Adesso è ora di fare intervenire l'eroe. Potrebbe essere il
fratello maggiore o un ra-gazzo che abita lì vicino. Lui decide
di scendere nel pozzo attaccandosi alla fune che ser-ve per tirare su l'acqua.
Se la devi tirare per le lunghe, qui puoi farlo. Come è fatto il
pozzo, come è il secchio attaccato alla corda, come fa il ragazzo
a scendere. La corda è debole, potrebbe spezzarsi, ma lui niente,
lui è coraggioso e scende lo stesso.
Poi che succede? Il ragazzo risale su con la bambola e tutto è
finito? E no, cara Mar-cella. Sarebbe troppo facile. Appena il secchio
dove lui sta seduto dentro tocca l'acqua, un enorme bocca si apre a filo
d'acqua. E' il famoso luccio gigante, il mostro di cui parlava sempre la
nonna. (invece del luccio, potrebbe essere un drago).Tutto quello che cadeva
nel pozzo non si era mai più ritrovato. Perché? Perché
come dicevano i vecchi, c'era il luc-cio gigante nel pozzo, che nessuno
aveva mai visto, perché nessuno aveva mai avuto il coraggio di scendere
là sotto. Ci voleva proprio quel ragazzo coraggioso, il nostro eroe.
Adesso come va avanti la storia? Puoi decidere tu. Se vedi che tua sorellina
sta per ad-dormentarsi, puoi chiudere in fretta. Ad esempio il luccio ha
la bambola in bocca ed i ra-gazzo gliela strappa e poi risale in fretta.
Se invece la devi fare più lunga, ecco qua.
Il ragazzo per poco ci lascia le gambe nella bocca del luccio gigante.
Ma svelto co-m'è, riesce a risalire sulla corda. Esce fuori dal
pozzo. Allora prende una grossa spada, od un forcone, vedi tu cosa c'è
nei paraggi. Tutti gli dicono di non scendere più, di lasciar perdere.
Ma la bimba continua a piangere disperata. Ed il nostro eroe, scende con
il for-cone in mano. Il luccio però è furbo. Non si fa vedere.
Bisogna stanarlo. Allora l'eroe oltre che forte deve essere anche furbo.
Occorre ingannare il luccio.
Tu hai qualche idea di come si ingannano i lucci giganti? Io non ne
ho, ma il ragazzo deve pure averne. Quindi tu pensaci ed inventane una.
Che so, forse ai lucci piace il gor-gonzola, ed allora….
Quando finalmente il luccio, attratto dal profumo del gorgonzola tira
fuori la testa il ragazzo con la forca… zac, lo infilza. Poi lega la forca
alla corda, risale e tira su l'enorme luccio. Ma la bambola non c'è
più nell'acqua.
Chiedi a questo punto a tua sorella se ha un'idea di dove sarà
finita la bambola. So-no sicura che ti dirà che è nella pancia
del pescione.
Adesso tutto è facile e la storia va verso la fine. Puoi ancora
aggiungere qualcosa se vuoi. Il luccio, ad esempio, può aver la
pelle così dura che nessun coltello riesce a tagliar-la. Ma insomma
ci sarà bene un modo di farlo. Non so, chiedi a tuo papà
se può servire una sega metallica.
Insomma la bambola alla fine esce fuori, la bimba smette di piangere,
l'eroe è ap-plaudito da tutti.
E tua sorellina? Sono sicuro che a questo punto ti dirà: "Adesso
voglio un'altra sto-ria…"
Ma questo è un'altra storia.
Ciao
zio Lucio
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